ARANCIA MECCANICA: LO SLANG PRIMA DELLO SLANG

ARANCIA MECCANICA: LO SLANG PRIMA DELLO SLANG

Perché parlare di un libro scritto nel 1962 e di un film girato nel 1971? Innanzitutto sono dei capolavori e noi i capolavori ve li consiglieremo sempre, poi - ed è il punto di cui vogliamo portarvi - per il linguaggio eccentrico, inedito, paradossale che trovate sia nella versione cartacea sia, in misura minore, nella suo adattamento video (curiosità: primo film con sistema Dolby). Parliamo del “Nadsat”, uno slang che fonde inglese e russo (Nadsat significa ragazzo, è il corrispettivo russo del suffisso inglese teen) parlato dal protagonista Alex e dalla sua crew. 

Come spesso accade lo slang dice molto di più della lingua ufficiale. Il gergo isola, distingue, protegge, crea l’inaccessibilità al gruppo ristretto sino a mitigare anche le azioni peggiori condivise da chi lo parla: Arancia Meccanica è del resto un libro (e un film) sulla violenza ed è significativo che l’autore abbia cercato di oscurarla, ingannarla attraverso lo slang.  Così riesce a descrivere una violenza desensibilizzata, estrema e gratuita, che sia quella della gang dei Drughi nelle loro violazioni, rapine e pestaggi o dello Stato che cerca di riprogrammarli. Per questa violenza occorre allora inventare parole nuove per renderla accettabile, per sdoganarla, renderla edibile, un po’ come addolcire la locazione coatta degli anziani con la locuzione solidale “Case di Riposo”.

Sfogliate il post per scoprire alcune parole, immergetevi in questo invito distopico a un linguaggio affascinante che da uno dei personaggi - lo psichiatra che ha in cura Alex - descrive come “Odd bits of old rhyming slang. A bit of gypsy talk, too. But most of the roots are Slav. Propaganda. Subliminal penetration". Se non l’avete mai fatto leggetevi il libro (il linguaggio è davvero duro all’inizio ma poi vola) oppure guardatevi il film. Non fate i gloopy (cercatelo, su Google esite un vocabolario che traduce dallo slang Nadsat all’italiano).